THE NORTHERN LIGHT SERIES
659
post-template-default,single,single-post,postid-659,single-format-standard,stockholm-core-2.3.3,select-child-theme-ver-1.0.0,select-theme-ver-9.4,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_menu_,wpb-js-composer js-comp-ver-6.9.0,vc_responsive

THE NORTHERN LIGHT SERIES

THE NORTHERN LIGHT SERIES – Niccolò Masini

 

Sala DOGANA di Palazzo Ducale
Piazza Giacomo Matteotti, 9, Genova (IT)
28 Ottobre | 8 Novembre 2020

INAUGURAZIONE MERCOLEDI’ 28 Ottobre H.18:00
ORARIO APERTURA 15|20 dal martedì alla Domenica
INGRESSO LIBERO

 

Proverbio Beduino: “ Abiterete nelle tende tutti i giorni, perché possiate vivere a lungo sulla terra, dove vivrete come forestieri. “

Molti di noi si sono dimenticati che in un tempo non troppo lontano ci lasciavamo guidare dalle stelle. Ad oggi, viviamo in un’insubordinazione geografica estremamente complessa, dove il concetto stesso di appartenenza è stato messo in discussione, approssimativamente ovunque. L’incertezza, come status, rappresenta una porzione dell’essere che riguardante una dimensione temporale indefinita, a discapito della perdita del senso di veridicità e universalità. Il processo di “civilizzazione” è un fenomeno classificato come naturale, una condizione alla quale hanno inequivocabilmente portato molte culture differenti. Le culture sfociate in altro sono da considerarsi come culture fallite o alternative alla civiltà? o il processo stesso di civilizzazione è da considerarsi un accidente contro natura? Tenendo in considerazione che il principio di mobilità è un privilegio limitato a specifici soggetti ed aree geografiche, è necessario porre alcune riflessioni, portandoci a considerare la percezione della diaspora umana in termini vaghi, sospesi o incerti. Lo studio dello stato di “sradicamento” riguarda anche la sfera psicologica, ma, proprio per questi motivi, è fortemente influenzato dalle relazioni tra le nazioni dominanti e dagli scenari geopolitici internazionali.

“The Northern light series” si sofferma sull’essenza stessa alla base del concetto d’appartenenza immateriale. Analizzando una funzione attraverso la quale l’immateriale stesso è costitutivo di rappresentazioni locali ed internazionali, di processi d’identità culturale e d’appartenenza. Le culture non sono mai da considerarsi come totalmente omogenee, invece, esse mutano nel tempo all’interno di una dimensione di scambio reciproco. Nelle dinamiche di massa, l’indecisione è un sintomo caratteristico di una crisi, un fenomeno applicato a un momento personale o collettivo, che richiede una decisione, un sentimento in grado di impedire che la crisi si intensifichi su una scala più ampia. La definizione stessa del concetto di “umanità” trova la sua vera essenza nella moltitudine di interrelazioni che in sé è in grado di includere. Questa serie di lavori si sofferma sulle porzioni di spazio disconosciute, nel tentativo di costruire un immaginario collettivo che evidenzi una specifica condizione d’incertezza umana, analizzando una funzione attraverso la quale l’immateriale stesso è costitutivo di rappresentazioni locali ed internazionali, di processi d’identità culturale e d’appartenenza. 

Link all’evento: https://fb.me/e/3pO7RE78K